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Sei incinta e ancora non lo sai. Quali sono i segni e i sintomi più comuni dell’inizio di una gravidanza?

Sei incinta e ancora non lo sai. Quali sono i segni e i sintomi più comuni dell’inizio di una gravidanza?

La prima cosa che fa scattare il campanello d’allarme è il ciclo mestruale che salta. I motivi possono essere diversi ma in genere si pensa subito ad una possibile gravidanza.

Oltre al ciclo mestruale assente ci sono tuttavia altri segni e sintomi che potrebbero indicare una gravidanza ancora non scoperta. Una precisazione va fatta: non tutte le donne hanno gli stessi sintomi o li sperimentano allo stesso modo.

Ecco un elenco dei segnali e dei sintomi più comuni e che si riferiscono al primo trimestre di gravidanza:

Ciclo mestruale assente

Come detto sopra, il primo segno che molte donne riconoscono come un sintomo precoce della gravidanza è un periodo mestruale che salta (amenorrea). Alcune donne possono avere cicli più leggeri del normale o anche avere delle perdite che possono verificarsi da 1 a 2 settimane dopo il concepimento. Un periodo mestruale assente non è da intendersi come un segno definitivo in quanto può essere causato da altre condizioni oltre alla gravidanza.

Perdite da impianto

Anche le perdite dovute all’impianto possono essere uno dei primi sintomi di una gravidanza. Si possono verificare circa 6-12 giorni dopo il concepimento a seguito dell’impianto dell’embrione nelle pareti uterine. Tuttavia possono esserci anche altre spiegazioni di un sanguinamento vaginale, come l’arrivo imminente del ciclo o alterazioni dello stesso, piccole infezioni vaginali e irritazioni dovute ad un rapporto sessuale.

Gonfiore, tensione e dolore al seno

Il seno che diventa più grande, più teso e magari dolorante come nei sintomi premestruali, può essere un segnale di una gravidanza precoce. La sensazione può essere quella di un seno più pieno o pesante e l'area intorno al capezzolo (areola) può diventare più scura. A volte può comparire una linea scura chiamata linea nigra che va dalla metà dell'addome all'area pubica.

Nausea e vomito

Un malessere mattutino caratterizzato da nausea e vomito può verificarsi di solito tra le due e le otto settimane di gravidanza. È comunque un segnale da prendere con le pinze perché nausea e vomito possono effettivamente accadere in qualsiasi momento. Infatti, si pensa che i cambiamenti nei livelli di estrogeni possano giocare un ruolo nello sviluppo della nausea.

Voglie o avversioni alimentari

Un altro segnale di gravidanza precoce può essere attribuito alla presenza di voglie o avversioni alimentari. Le donne possono avere il desiderio insolito di mangiare un particolare cibo, anche uno che magari in precedenza non piaceva, oppure possono provare avversione per un cibo che invece prima amavano. Questo tipo di desiderio o avversione alimentare di solito si attenua dopo il primo trimestre.

Fatica e stanchezza

L’aumento di progesterone nell’organismo femminile durante la gravidanza può far sentire la donna affaticata e stanca e aumenta la necessità di sonnellini. Dal secondo trimestre, i livelli di energia di solito aumentano di nuovo.

Gonfiore addominale

L'aumento del progesterone durante la gravidanza può anche causare gonfiore addominale, sensazione di sazietà e gas. L'aumento di peso nel primo trimestre di solito è minimo, ma i crampi e il gonfiore possono far sentire più grasse e pesanti del normale.

Minzione frequente

L'urgenza di urinare più frequentemente inizia circa sei settimane dopo il concepimento, grazie all'ormone HCG (gonadotropina corionica umana), che causa un aumento del flusso sanguigno nell'area pelvica e può stimolare la voglia di urinare. Più tardi nel corso della gravidanza, la voglia di urinare può aumentare a causa della pressione sulla vescica esercitata dal bambino in crescita nell'utero.

Elevata temperatura corporea basale

Molte donne che sperano di rimanere incinta registrano la loro temperatura corporea basale (ovvero la temperatura corporea più bassa in un periodo di 24 ore, di solito si effettua la prima misurazione al mattino dopo il risveglio). Questa temperatura di solito aumenta intorno all'ovulazione e resta tale fino al successivo ciclo mestruale. Se la temperatura corporea basale resta alta più a lungo, potrebbe indicare una gravidanza.

Melasma (oscuramento della pelle)

Durante il primo trimestre di gravidanza, la pelle sulla fronte, sul ponte del naso, sul labbro superiore o sugli zigomi potrebbe oscurarsi. Questo fenomeno è spesso definito come "maschera della gravidanza" e con i termini specifici di melasma o cloasma. È più comune nelle donne con la pelle scura e in quelle con una storia familiare di melasma.

Sbalzi d’umore e stress

I rapidi cambiamenti nei livelli ormonali durante la gravidanza possono essere responsabili di sbalzi d'umore e sensazioni di stress. Le donne possono sentirsi molto emotive, ansiose o depresse e avere crisi di pianto. Le oscillazioni dell'umore possono essere peggiori nel primo trimestre, allentandosi nel secondo e ripresentandosi quando la gravidanza si avvicina alla fine.

Mal di schiena e mal di testa

Il primo può essere uno dei sintomi che si verificano nelle prime settimane di gravidanza, ma è ovviamente troppo generale per farci troppo affidamento. Anche un ciclo imminente può essere causa di mal di schiena, così come uno sforzo, un’ernia del disco, ecc.

Per quanto riguarda il mal di testa possiamo dire che l’improvviso aumento degli ormoni nell’organismo può causare mal di testa già nelle prime settimane di gravidanza, ma anche qui si tratta di un sintomo generale, le cui cause possono essere tra le più svariate.

In conclusione

A prescindere da questi sintomi, che si possono o meno avere, l’unico modo per avere una risposta certa in merito all’essere incinta è quello di sottoporsi a un test di gravidanza, in grado di determinare se una donna sia o meno incinta attraverso l’analisi delle urine o del sangue.

Esistono diversi tipi di test da eseguire a casa o in laboratorio (su urine o sangue) e si basano sulla misurazione dell’ormone HCG, marker estremamente affidabile, con l’unico inconveniente di venire prodotto solamente a seguito dell’impianto e, quindi, di non fornire una risposta precoce.

Fonti: Medicinenet.com, Farmacoecura.it.

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