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Acido folico e vitamine in gravidanza riducono il rischio di autismo

Acido folico e vitamine in gravidanza riducono il rischio di autismo

Un nuovo studio israeliano dell’Università di Haifa, pubblicato su Jama Psychiatry, mostra i benefici dell’assunzione di acido folico e vitamine in gravidanza.

La ricerca ha esaminato i dati relativi ad oltre 11.000 bambini e i risultati hanno mostrato che le donne che assumono integratori di acido folico e vitamine, prima e durante la gravidanza, hanno una riduzione del 44% della possibilità che il proprio bambino vada incontro ad un disturbo dello spettro autistico

Da tempo le evidenze hanno associato le carenze di acido folico della mamma con un aumentato rischio di difetti del tubo neurale (DTN) nel bebè. Per questo viene raccomandato alle donne in gravidanza di assumere integratori a base di acido folico e vitamine.

Tuttavia ancora non ci sono evidenze che questa assunzione riduca il rischio di autismo.

Lo ricerca israeliana si è proposta l’obiettivo di studiare proprio questo aspetto, esaminando i dati provenienti da 11.917 bambini le cui madri avevano preso acido folico e vitamine, da soli o in associazione, prima della gravidanza, e 21.884 bambini nati da madri che avevano assunto queste sostanze durante la gravidanza.

Tutti i bambini erano nati tra il 2003 e il 2007. Entro il 2015, l’1,3% di questi aveva ricevuto una diagnosi di disordine dello spettro autistico.

Acido folico prima della gravidanza

I risultati dello studio hanno mostrato che le donne che avevano assunto acido folico prima della gravidanza avevano un rischio inferiore del 44% di avere un bambino con autismo, percentuale che arrivava al 68% se le donne assumevano acido folico durante la gravidanza.

Integratori multivitaminici prima della gravidanza

Le donne che invece avevano assunto integratori multivitaminici prima della gravidanza avevano il 64% in meno di probabilità di avere un figlio autistico e un rischio inferiore del 65% se assumevano questi integratori durante la gravidanza.

Non è ancora chiaro se siano l’acido folico o altre vitamine a determinare la riduzione del rischio di autismo. Secondo gli esperti, anche i fattori comportamentali o di stile di vita potrebbero contribuire a ridurre questo rischio, come ad esempio una maggiore attività fisica o livelli più bassi di obesità, attitudini più diffuse tra le donne che assumono integratori a base di vitamine e acido folico.

In ogni caso, le donne “dovrebbero cominciare a prendere l’acido folico prima della gravidanza e proseguire almeno per il primo trimestre”, ribadisce Rebecca Schmidt, del Mind Institute dell’Università della California, commentando i risultati dello studio a Reuters Health.

Fonte: Quotidianosanita.it

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