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Siete stressati? Secondo uno studio può dipendere dalla vita intrauterina

Siete stressati? Secondo uno studio può dipendere dalla vita intrauterina

La vita nel pancione della mamma influenza la percezione dello stress in età adulta. Infatti, se durante la gravidanza la donna è esposta a situazioni stressanti, questo può aumentare la vulnerabilità ai disturbi d’ansia per il nascituro una volta cresciuto.

Lo afferma un recente studio internazionale guidato dalla Simon Fraser University in Canada e pubblicato sulla rivista dell'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, Pnas.

La ricerca è stata condotta esponendo i neuroni umani a livelli elevati di ormoni dello stress, paragonabili a quelli sperimentati dal cervello del feto durante episodi di stress prenatale.

Il risultato ha mostrato che tali livelli elevati di stress (prenatale) lasciavano sui neuroni in via di sviluppo e, in particolare sui geni, una “firma” inequivocabile. Si assiste alla costruzione di una sorta di “memoria cellulare”, che fa sì che i neuroni maturi siano ancora più sensibili allo stress futuro.

La conferma dei risultati è arrivata anche dallo studio delle cellule del cordone ombelicale dei neonati esposti allo stress materno, incluso quello generato da depressione e ansia della mamma, giungendo a conclusioni simili.

Secondo gli studiosi lo stress prenatale non solo può modificare lo sviluppo neurologico del bebè ma anche influenzare le risposte individuali allo stress in età adulta.

Ecco perché è utile analizzare questo impatto a lungo termine per aiutare a sviluppare nuovi metodi di prevenzione delle malattie o dei disturbi mentali, contribuendo ad individuare le persone ad alto rischio fin dal periodo prenatale.

Fonte: ANSA SALUTE

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