L’acido folico è una vitamina idrosolubile appartenente al gruppo B.
Più nello specifico, l’acido folico è la forma sintetica dei folati, ovvero vitamine idrosolubili sintetizzate da piante e batteri, chiamate coenzimi folici. Questi ultimi sono un gruppo di sostanze che originano dall’acido tetraidrofolico, una struttura folica coenzimatica di base.
Più comunemente, l’acido folico è invece conosciuto come vitamina B9, e riveste un ruolo essenziale nella prevenzione delle patologie malformative fetali, soprattutto dei Difetti del Tubo Neurale (DTN).
La riduzione del rischio di DTN arriva fino al 70% se l’acido folico viene assunto correttamente.
Il suo impiego nel periodo periconcezionale è da tempo codificato in linee guida di pratica clinica applicabili quotidianamente sia dallo Specialista in Ginecologia e Ostetricia sia dal Medico di Medicina Generale.
Diventa quindi importante conoscere il perché, i tempi e i dosaggi dell’acido folico, per un suo corretto impiego in stati fisiologici, in situazioni patologiche e in relazione a diverse abitudini di vita.
Cosa fa l'acido folico
- è essenziale nella moltiplicazione e divisione cellulare
- è essenziale nel metabolismo degli amminoacidi (proteine) e nella riparazione dei cromosomi
- ha un ruolo fondamentale nella sintesi proteica e nucleica (per la produzione di DNA e RNA)
- favorisce la crescita e la maturazione ovocitaria ed è quindi importante nel processo riproduttivo
- contribuisce alla crescita dei tessuti in gravidanza
- contribuisce all’emopoiesi e al metabolismo dell’omocisteina
Tutte queste funzioni dell’acido folico rappresentano tappe fondamentali della “vita” e del “buon funzionamento” cellulare. Infatti, tutte le cellule con alta velocità replicativa, quali le cellule cutanee, quelle delle mucose gastrointestinali, le cellule costituenti il sangue, hanno un’assoluta necessità di folati data la rapida duplicazione del DNA e la velocità della loro sintesi proteica.
I folati vengono fondamentalmente introdotti con l’alimentazione e possono risultare carenti in diverse situazioni fisiologiche e patologiche quali:
- insufficiente apporto (dieta squilibrata);
- aumentato fabbisogno (gravidanza, infanzia, patologie croniche);
- malassorbimento (farmaci antiepilettici, sprue);
- metabolismo alterato (deficit enzimatici, alcool).
La conseguenza più nota di una prolungata carenza di folati è rappresentata dallo sviluppo di un’anemia megaloblastica.
Negli ultimi anni inoltre è stata data grande importanza al fatto che la carenza di folati sia correlata anche con lo sviluppo di iperomocisteinemia.
Le cellule del nostro organismo non sono in grado di sintetizzare folati. Dobbiamo cioè introdurre dall’esterno, attraverso l’alimentazione o una integrazione, la quantità di folati necessaria alle nostre esigenze.
Dove si trova l'acido folico?
In natura, l’acido folico si trova nelle verdure ed in particolare nei vegetali a foglia larga, in abbondanza nelle verdure a foglia verde (da cui il termine “folico”), come:
- cavoletti di Bruxelles
- cavoli
- spinacci
- broccoli e broccoletti
- carciofi
- asparagi
- lattuga
L'acido folico si trova inoltre nella frutta, soprattutto in:
- arance
- pompelmi
- limoni
- kiwi
- banane
Infine l'acido folico è contenuto in:
- pomodori
- fegato
- uova
- legumi
- cereali integrali
- carni
- latte
- patate
- lievito di birra
Si parla sempre di alimenti assunti freschi perché la cottura dei cibi distrugge in pochi minuti quasi interamente la quota di folati (90%).
Ecco perché le donne che cercano una gravidanza devono ricorrere alla supplementazione di acido folico.
Come assumere acido folico
La necessità di folati può venire soddisfatta in tre maniere:
- incrementando l’assunzione giornaliera di cibi contenenti appunto i folati, anche se ciò è molto difficile in quanto la quantità giornaliera utile rappresentata da 0,4 mg sarebbe contenuta in 20 bicchieri di spremuta di arancia e in 26 porzioni di broccoli;
- assumendo supplementi vitaminici contenenti acido folico;
- fortificando con i folati alcuni alimenti (negli USA ad esempio l’FDA ha fortificato alcuni alimenti come i cereali da colazione).
La soluzione di gran lunga più comoda e più facilmente realizzabile è la supplementazione vitaminica che consente di ottenere con facilità i livelli di folati indispensabili al nostro organismo.
Infatti, data la difficoltà di soddisfare il fabbisogno minimo di acido folico con la sola alimentazione (tramite verdura e frutta crudi), la World Health Organization a livello mondiale e il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità in Italia raccomandano la supplementazione con 400 mcg di acido folico da almeno 1 mese prima del concepimento fino al termine del primo trimestre.
Per questo in Italia l’acido folico è un medicinale in Classe A ed è quindi offerto gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale.
Il deficit di folati è stato riscontrato nel 40% della popolazione tra i 15 e i 18 anni.