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Aumenta il rischio d’autismo con infezioni contratte in gravidanza

Aumenta il rischio d’autismo con infezioni contratte in gravidanza

Secondo uno studio condotto da Humanitas University in collaborazione con l'Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-In), l'Università di Montreal e il Politecnico Federale di Zurigo, esiste una evidente associazione tra le infezioni in gravidanza e un più alto rischio di malattie del neurosviluppo, come autismo, schizofrenia ed epilessia, che si presenta nei bambini nati da donne che ne sono state colpite.

La ricerca, pubblicata su Immunity, Cell Press, è importante specie nel contesto della pandemia, in quanto, nonostante i dati abbiano evidenziato che le infezioni da Sars-Cov-2 non influiscono sulla salute dei neonati, questo resta un campo di indagine aperto.

«L'attivazione del sistema immunitario materno a seguito delle infezioni determina un processo infiammatorio che porta alla liberazione di molte molecole cruciali per la giusta risposta immunitaria. Il nostro gruppo di ricerca, utilizzando un particolare modello preclinico di infiammazione prenatale in gravidanza, ha dimostrato che l'aumento della citochina pro-infiammatoria IL-6 potrebbe essere responsabile degli effetti sul neurosviluppo a lungo termine sui nascituri», commenta in un articolo apparso sul Ilmattino.it, Davide Pozzi, ricercatore di Humanitas University.

La ricerca mostra come “la molecola dell’infiammazione agisca sui neuroni in via di sviluppo del feto e provochi un aumento delle sinapsi, i siti di contatto tra neuroni che permettono il trasferimento dell’informazione nel cervello, determinando una modificazione delle connessioni neuronali in diverse zone del cervello”, si legge nel comunicato stampa rilasciato dal Cnr.

Lo studio ha consentito anche di identificare il ruolo chiave di un gene neuronale coinvolto in pazienti affetti da schizofrenia, supportando così la teoria del legame tra alti livelli materni di IL-6 e rischio di malattie del neurosviluppo.

Anche il Sars-Cov-2 determina un processo infiammatorio in cui la molecola IL-6 gioca un ruolo chiave. Per questo negli Stati Uniti, il NIH (National Institutes of Health) ha iniziato uno studio di follow-up di quattro anni sui potenziali effetti a lungo termine di Covid-19 sulle donne colpite da Covid-19 durante la gravidanza. Lo studio seguirà anche i loro bambini per verificare eventuali potenziali effetti a lungo termine.

Fonti:

  • Cnr.it
  • Ilmattino.it
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