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Il mal di schiena in gravidanza può essere sintomo di osteoporosi

Il mal di schiena in gravidanza può essere sintomo di osteoporosi

In gravidanza la perdita di massa ossea è fisiologica, specie dopo la formazione dell’embrione e nel terzo trimestre quando avviene la calcificazione delle ossa del feto. In questa fase aumenta il trasferimento di calcio al bambino (circa 20-30 grammi dall’inizio della gestazione fino al momento del parto).  

Anche durante l’allattamento la mamma passa al neonato circa 200-250 milligrammi di calcio al giorno e ciò impoverisce l’osso, con una riduzione della densità dal 3 al 9 %. Tale densità si riforma in 3-6 mesi, una volta che si smette di allattare. 

L’osteoporosi in gravidanza, al contrario, è rara, e colpisce una donna su 100mila. I suoi sintomi più evidenti sono le ossa fragili, che si spezzano sotto il peso del pancione, e la debolezza, che possono persistere anche dopo il parto. 

È importante diagnosticare questa forma di osteoporosi gravidica in quanto potrebbe provocare fratture scomode, sia nei 9 mesi che nel post partum e in allattamento. 

In una news su Corriere.it, Maria Luisa Brandi, presidente della Fondazione Firmo (Fondazione Ricerca Italiana sulle Malattie dell’Osso), sottolinea che una donna in gravidanza non può permettersi di avere fratture o di non riuscire a tenere in braccio il bebè. Ma commenta che ancora oggi a pochi viene in mente che un forte mal di schiena possa dipendere da una frattura vertebrale da compressione, le più comuni fra le donne in gravidanza. 

Il sintomo più comune dell’osteoporosi prenatale è il dolore, spesso invalidante. Ad esempio, un mal di schiena molto forte nel terzo trimestre o nei primi mesi dopo il parto deve creare dei sospetti. Stessa cosa per i dolori all’anca o femorali, che si intensificano con il carico e diminuiscono con il riposo.

Secondo la Brandi esiste una predisposizione genetica all’osteoporosi, ma anche elementi della storia della donna associati ad un maggior rischio di fragilità ossea, come amenorrea prolungata, disturbi alimentari, fratture pregresse, basso peso o scarso accrescimento di peso in gravidanza. Per questo le donne che presentano questi fattori di rischio andrebbero controllate più da vicino, magari con ecografie mirate alla colonna e al femore. 

Per prevenire il problema dovrebbero poi essere valutati e gestiti i livelli di calcio, vitamina D e di alcuni ormoni con un ruolo nel metabolismo osseo.  

La donna in gravidanza con le ossa fragili deve evitare di spostare pesi. 

Infine, le donne con osteoporosi gravidica sono considerate a rischio per il resto della loro vita, perciò una volta individuate vanno seguite e trattate in modo che non perdano ulteriore massa ossea. 

Sul sito Mamog.it dell’associazione Mamme con Osteoporosi Gravidica sono pubblicate tutte le informazioni per aiutare le donne a conoscere il problema e chiarire i dubbi. 

Fonte: https://www.corriere.it/salute/muscoli-ossa-articolazioni/23_ottobre_16/mal-schiena-gravidanza-osteoporosi-00bfe384-6839-11ee-aaf2-f4091213009c.shtml
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