La gravidanza è oggettivamente considerata come un momento di grande trasformazione, non solo del corpo, ma della mente.
Un recente ricerca olandese, pubblicata su Nature Communications, ha mostrato che gli ormoni della gravidanza possono influenzare e modificare anche la struttura e le funzioni del cervello delle donne, gettando le basi di quello che sarà il futuro legame mamma-bambino.
Il rapporto tra ormoni e cervello non è stato ancora indagato a fondo dagli studi scientifici. Mentre si sa che gli ormoni sono parte integrante del nostro metabolismo, si hanno ancora poche cognizioni sull’effetto che possono avere sul cervello, sia a livello neurale che relazionale.
Lo studio si è concentrato su 40 donne. prima e dopo il parto. e attraverso l’utilizzo della risonanza magnetica anatomica e funzionale ha dimostrato che la gravidanza comporta modifiche selettive nell'architettura e nell'organizzazione della rete neurale.
Sono proprio gli estrogeni ad innescare tali cambiamenti nel cervello, che facilitano i processi materni del peripartum, importanti per l’instaurarsi della relazione mamma-bambino.
In particolare, paragonando i referti delle risonanze, prima, durante e dopo la gravidanza, i ricercatori hanno scoperto una maggiore connettività funzionale nel Default Mode Network, una rete cerebrale di grande scala, attiva quando l'individuo sta pensando agli altri, a sé stesso, ricordando il passato e progettando il futuro.
I risultati hanno mostrato che ad influire sul cervello sembrano essere tutti gli ormoni steroidei sessuali, ma in particolar modo l'estradiolo del terzo trimestre. Durante la gravidanza, la placenta ne produce in grandi quantità, passando dai 3.000 picogrammi per millilitro della dodicesima settimana ai 14.000 della trentaduesima.
Secondo la neuroscienziata Elseline Hoekzema, autrice dello studio, il ruolo degli estrogeni nella neuroplasticità correlata alla gravidanza si riflette anche nella psicologia e nei processi materni gestazionali fisiologici che aiutano la donna a prepararsi all'arrivo del suo bambino.
In conclusione, la ricerca apre la strada a nuovi studi nella prevenzione dei disturbi post partum, che hanno come causa scatenante gli squilibri ormonali in gravidanza, E questo con un semplice esame del sangue.
Fonte: Repubblica.it