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Sotto osservazione i primi 1000 giorni di vita dei bambini: l’acido folico si assume troppo tardi

Sotto osservazione i primi 1000 giorni di vita dei bambini: l’acido folico si assume troppo tardi

Secondo i risultati del Sistema di Sorveglianza sui bambini 0-2 anni dell’ Istituto Superiore di Sanità aumenta la consapevolezza delle “buone pratiche” ma l’acido folico si assume tardi e l’allattamento dura poco.

Resta quindi ancora da fare nella promozione dell’allattamento e nella prevenzione delle malformazioni congenite.

Al Sistema di Sorveglianza dell’ISS, promosso e finanziato dal Ministero della Salute, partecipano 11 Regioni. Lo studio ha coinvolto circa 30.000 mamme intervistate nei centri vaccinali tra dicembre 2018 ed aprile 2019.

“Nel periodo compreso tra il concepimento e il compimento del secondo anno di vita si pongono le basi per lo sviluppo psico-fisico del bambino” – dichiara Angela Spinelli, Direttrice del Centro Nazionale Prevenzione delle Malattie e Promozione della Salute dell’ISS.

La Sorveglianza raccoglie i dati sui fattori determinanti la salute dei bambini, mostrando le differenze dei comportamenti e i margini di azione correttivi.

I risultati evidenziano che purtroppo molte future mamme non assumono l’acido folico prima dell’inizio della gravidanza. Quasi tutte le mamme (97,3%) hanno assunto acido folico in occasione della gravidanza, ma poche (21,7%) lo hanno fatto in maniera corretta iniziandolo almeno un mese prima del concepimento.

E se ormai molti genitori hanno compreso l’importanza di mettere a dormire i neonati a pancia in su ed è diminuita la percentuale di mamme che non allattano, ancora solo una mamma su 4 allatta il proprio bambino in maniera esclusiva fino a 4-5 mesi di vita.

In base ai dati dello studio, la quasi totalità (93,8%) delle mamme riferisce di non aver fumato in gravidanza, la maggioranza (64%) mette a dormire il proprio bambino a pancia in su nel rispetto di quanto raccomandato per prevenire la morte improvvisa in culla e l’80,5% intende vaccinare i propri figli ricorrendo sia alle vaccinazioni obbligatorie che a quelle raccomandate.

Purtroppo, i dati rivelano anche che sono troppi i bambini che passano del tempo davanti a uno schermo già a partire dai primi mesi di vita: il 34,3% dei piccoli sotto ai 6 mesi e ben il 76,4% dei bambini oltre l’anno di età.

Concludiamo riportando il report dell’ISS proprio in merito all’assunzione di acido folico in epoca periconcezionale.

L’assunzione quotidiana di 0,4 mg di acido folico (vitamina B9) da quando la coppia comincia a pensare a una gravidanza fino alla fine del terzo mese di gestazione, protegge il bambino da alcune gravi malformazioni congenite. Oltre il 97% delle mamme nelle Regioni partecipanti alla Sorveglianza ha assunto acido folico in occasione della gravidanza, ma poco più di un quinto di loro (21,7%) lo ha fatto in maniera appropriata per la prevenzione delle malformazioni congenite, con una variabilità per Regione compresa tra il 16,7% e il 35,7 %”.

FONTE: Iss.it

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